Crisi d’impresa e risanamento

La recente riforma della “Crisi di Impresa e dell’Insolvenza” ha tra i principali obiettivi, quello di anticipare e cogliere tempestivamente i sintomi della crisi, in modo da agevolare il risanamento dell’impresa in crisi, tutelare il valore aziendale e salvaguardare i livelli occupazionali.

L’intento del legislatore è quello di giungere ad una composizione concordata della crisi, attraverso la valorizzazione di accordi negoziali per evitare così l’accesso a procedure liquidatorie di carattere giudiziale.

Il Codice della crisi e dell’insolvenza persegue quindi due finalità, ovvero, facilitare l’individuazione dello stato di difficoltà di un’impresa e allo stesso tempo tutelare la capacità imprenditoriale di coloro che vanno incontro ad un fallimento d’impresa.

In uno scenario post pandemico, sono molte le novità in ambito delle Procedure concorsuali 2022 introdotte dalla Fondazione e dal Consiglio Nazionale dei Commercialisti che di recente hanno pubblicato il IV numero dell’Osservatorio Internazionale Crisi d’impresa nel quale vengono segnalate le ultime novità legislative e giurisprudenziali.

Strumenti per la risoluzione della Crisi d’ impresa

La riforma rivede gli strumenti, per certi versi già presenti nella Legge fallimentare, finalizzati alla gestione e al superamento dello stato di crisi delle imprese:

  • piano attestato di risanamento (ex art. 67 , L.F. – art. 56 D.lgs n. 14/2019);
  • accordo di ristrutturazione (ex art. 182-bis , L.F. – art. 61 D.lgs n. 14/2019);
  • concordato preventivo (ex artt. 160 ss. L.F. – art. 87 D.lgs n. 14/2019).

 

Questi strumenti stragiudiziali negoziali sono previsti dal Codice della Crisi d’impresa e garantiscono all’imprenditore la possibilità di uscire da una condizione di difficoltà economica proponendo un piano di risanamento aziendale ai propri creditori.

Esiste una differenza tra gli accordi in esecuzione di piani di attestati di risanamento e quelli di ristrutturazione dei debiti.

Nei primi i creditori saranno pagati distintamente e sulla base dell’adesione al piano, per quanto riguarda gli accordi di ristrutturazione dei debiti, invece, sono omologati in tribunale anche seppur verificati dal giudizio di un professionista indipendente.

La nostra esperienza nell’ambito delle Procedure concorsuali

Lo Studio Commerciale Associato Bandini & Puccini, con i suoi professionisti, opera da oltre 40 anni nell’ambito delle Procedure concorsuali con esperienze acquisite da innumerevoli incarichi assegnati dal Tribunale di Pisa, in qualità di Curatore fallimentare, Commissario Giudiziale e Liquidatore Giudiziale.

La nostra consulenza al fianco dell’impresa ha come obiettivo quello di individuare lo strumento che meglio si adatta alla specifica situazione, elaborando un “piano” in cui si individuano le cause, si analizzano le possibili alternative e si delineano nel dettaglio le strategie e gli interventi concreti volti a superare le difficoltà economiche e finanziarie dell’impresa.

Accompagneremo l’imprenditore in tutte le fasi del processo volto a prevenire la crisi d’impresa. La nostra assistenza nell’ambito delle Procedure concorsuali sarà determinante anche per la ricerca e definizione di strategie e strumenti operativi per uscire dalla situazione di stallo. Alla luce di quanto previsto dalla nuova normativa introdotta con la riforma della Crisi d’impresa ed insolvenza, gli strumenti e le opzioni a disposizione sono molte.

Il nostro approccio prevede una preliminare analisi dell’intero assetto aziendale, organizzativo, amministrativo e contabile in termini di conformità alla nuova normativa in modo tale da poterti indicare il percorso più idoneo alla tua situazione.

Il fattore temporale è cruciale ragionando nella prospettiva della continuità aziendale. È per questo che al primo sentore di difficoltà si consiglia di rivolgersi ad un professionista.

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