Contenzioso tributario
Lo Studio, grazie all’esperienza maturata nel corso degli anni, offre ai clienti l’assistenza necessaria per affrontare il Contenzioso tributario.
Il Contenzioso tributario è il procedimento al quale un contribuente può ricorrere, se ritiene che un atto emesso nei suoi confronti sia infondato o illegittimo.
La nostra attività di supporto, si sostanzia in prima luogo, nella scelta di adeguati strumenti deflattivi del Contenzioso tributario, ma anche qualora non si riesca ad addivenire ad un accordo con gli organi competenti.
Le fasi di giudizio
Esistono due fasi di giudizio di merito, distinte e autonome:
- quella di I° grado, le Commissioni Tributarie provinciali (CTP), dinanzi alle quali si può ricorrere contro atti emessi dagli enti come l’Agenzia delle Entrate e delle Dogane o di altri enti impositori ( regioni, camere di commercio ecc…);
- quella di II° grado o appello, dove il contribuente può impugnare le sentenze emesse dalle Commissioni Tributarie regionali (CTR).
Solo nel caso delle sentenze contro la Commissione tributaria regionale, è possibile ricorrere alla Corte di Cassazione, anche con ricorso “per saltum”, cioè impugnata direttamente con ricorso per cassazione (art. 360, primo comma, n. 3, del Codice di procedura civile).
Oggetto delle controversie
Le Commissioni Tributarie regolano le controversie relative a:
- i tributi di ogni genere (erariali e non erariali);
- catasto ed estimo;
- le imposte, le addizionali, le sanzioni amministrative, gli interessi e ogni altro accessorio.
Strumenti deflattivi del precontenzioso
Il contribuente può anche ricorrere all’utilizzo di strumenti deflattivi tipici della fase precontenziosa.
Tali strumenti del precontenzioso sono adottati per definire bonariamente le controversie tributarie, oltre che ridurre in maniera drastica costi e tempi di chiusura della lite.
Nel caso in cui, un contribuente riceva un accertamento fiscale, può ricorrere ad una serie di strumenti previsti dalla legge, per evitare di arrivare al contenzioso.
Tra questi elenchiamo:
- l’interpello;
- l’accertamento con adesione;
- il reclamo e la mediazione;
- la conciliazione giudiziale;
- l’acquiescenza;
- l’autotutela;
- il ravvedimento operoso;
- l’adesione ai processi verbali di contestazione;
- gli inviti al contraddittorio;
- gli atti di accertamento dei controlli automatizzati o formali.
Contributo unificato Contenzioso tributario
Molto importante quando si intraprende uno di questi percorsi, è aver ben chiaro dei costi a cui si va incontro.
Il Contributo unificato è l’importo dovuto nel momento dell’iscrizione a ruolo e la sua entità varia in base al valore della controversia. È proprio per questo che le parti sono tenute a dichiarare il valore della controversia al termine del ricorso.
Il calcolo del contributo unificato del Contenzioso tributario tiene di conto della tipologia di processo (civile, tributario, amministrativo), del grado di giudizio (primo grado, impugnazione, Cassazione) e del valore della causa.
Gli specialisti del nostro Studio, saranno lieti di mostrarti tutte le varie opzioni riguardo al tuo caso specifico, per poi indicarti la soluzione più vantaggiosa da intraprendere.
Le nostre competenze in materia di mediazione tributaria saranno cruciali per tutelare in maniera corretta i tuoi interessi, soprattutto nei casi in cui riterrai illegittimo un atto emesso nei tuoi confronti dall’amministrazione finanziaria.
Contattaci per avere maggiori informazioni!
I nostri professionisti una volta approfondita e analizzata la tua situazione specifica, saranno in grado di fornirti tutte le informazioni necessarie per intraprendere o prevenire il Contenzioso tributario.